La rimozione dei tatuaggi è un trattamento medico estetico che, nell’arco di qualche seduta, consente di eliminare completamente ogni tipo di tatuaggio.
È una pratica che sta prendendo sempre più piede e che consente di togliere i tattoo da qualsiasi parte del corpo.
L’importante è rivolgersi sempre e solo a un medico estetico o a un dermatologo qualificato. Solo affidandosi a esperti con esperienza ci si potrà garantire risultati davvero gratificanti che non mettano a rischio la propria pelle o la propria salute.
Laser Pico per cancellare i tatuaggi
Fino a qualche anno fa, gli unici metodi per rimuovere i tatuaggi erano la dermoabrasione o la rimozione chirurgica.
Per fortuna, la medicina estetica ha fatto passi in avanti e ha messo a punto nuove tecnologie, molto meno dolorose e decisamente più veloci.
La migliore tecnologia è il Laser Pico.
In concreto, questo macchinario produce una violenta onda elettromagnetica che, quando incontra la pelle, frammenta i pigmenti in particelle microscopiche.
In questo modo, i macrofagi, le cellule spazzino del nostro corpo, riescono a rimuoverle senza complicazioni.
I vantaggi di questo trattamento laser per la rimozione dei tatuaggi sono almeno quattro:
- È un trattamento indolore, si avverte solo qualche leggero fastidio che viene azzerato dagli anestetici locali;
- Non lascia cicatrici evidenti;
- È poco invasivo;
- Si è rivelato estremamente efficace per la rimozione di tatuaggi estesi, datati e colorati
Il numero di sedute necessarie per cancellare definitivamente il tatuaggio è variabile, va stabilito caso per caso.
In linea generale, bastano dalle 4 alle 8 sedute, da ripetersi a distanza di un paio di mesi l’una dall’altra.
Tutti i tatuaggi possono essere rimossi?
Con i vecchi metodi di rimozione tatuaggi era impossibile eliminare completamente i tatuaggi più artistici, quindi colorati o con inchiostri più densi.
Oggi, invece, grazie al Laser Pico è possibile intervenire su tutti i tipi di tatuaggi, a prescindere dal colore, dalla dimensione, dalla posizione e dall’età, sia del paziente che del tattoo.
Parliamo di un metodo indolore che non ha particolari controindicazioni; in caso di pelli particolarmente sensibili al laser, potrebbero comparire delle bollicine, piccole croste e lievi arrossamenti, destinanti a scomparire nell’arco di qualche giorno.
Inoltre, con questa tecnologia si evita anche il fastidioso effetto ghost, quell’alone di pigmento sbiadito che rimaneva quasi sempre alla fine di un intervento di rimozione tatuaggi.
Tatuaggi e nei: la rimozione è fattibile?
Come dicevamo prima, la rimozione di un tatuaggio è una procedura che va eseguita solamente da medici esperti e qualificati.
Ci sono infatti alcune situazioni in cui, prima di rimuovere un tatuaggio, sono necessarie delle visite specifiche.
Una di queste è quando la zona che si desidera trattare presenta delle lesioni pigmentate, vale a dire nei o delle piccole cheratosi.
Va premesso che un professionista non dovrebbe effettuare un tatuaggio quando ci sono dei nei, perchè è rischioso. La cosa migliore sarebbe aggirare la formazione ed evitare di tatuare sul neo in questione. In questo modo, anche i dermatologi riescono a controllare l’evoluzione del neo nel caso in cui ce ne sia bisogno.
Purtroppo, però, non tutti i tatuatori hanno questa premura e ci sono dei casi in cui la parte del corpo che si vuole trattare con il laser presenta dei nei.
La domanda sorge quindi spontanea: in questi casi si può comunque procedere con la rimozione del tatuaggio? Si, ma bisogna seguire delle procedure specifiche.
Innanzitutto va prenotata una mappatura dei nei (link) con uno specialista, per assicurarsi che il neo non presenti fattori di rischio. Solo dopo il via libera del dermatologo si può infatti procedere con il trattamento laser.